Storia di Tönle
Einaudi, 1978.
E’ la storia di un uomo di confine (fra luoghi ed epoche diversi) e del suo territorio che cambia sotto il peso della Storia. Pastore, contadino e contrabbandiere, costretto a una vita da fuggiasco a causa di uno scontro con un gendarme, il suo cognome Bintarn indica in cimbro il suo tornare a casa ad ogni inverno, dopo lunghe peregrinazioni nei paesi dell’Impero asburgico.
Ispirato dai racconti di amici e della madre dell’autore, il romanzo è ambientato tra la seconda metà dell’800 (di cui fornisce precise e vivaci ricostruzioni d’ambiente) e la Prima Guerra Mondiale, di cui il vecchio protagonista proverà fino in fondo la forza distruttrice sulle persone, le comunità e il territorio. Tönle però porterà avanti indomito la sua battaglia solitaria ed esemplare per la sopravvivenza e per la libertà sua e della sua terra, che – come l’autore – non ha mai abbandonato. Scritto nel nevoso inverno del ’78 e dedicato all’amico Gigi Ghirotti appena scomparso, Rigoni Stern lo considerava il suo libro più bello, e con esso vinse i premi Bagutta e Campiello.