Pöslen
“No, non è questa la storia di due innamorati. E nemmeno di una società per azioni: ma solamente quella di due cani segugi dal pelo fulvo.
Vissero sino a qualche tempo fa vicino al mio paese, in una casa presso il bosco, isolata e tranquilla, dove non giungono rumori di motociclette o di altre diaboliche macchine (…)
Sulla terra le cose vanno come sempre; il sole nasce e tramonta, maturano le messi, cade la neve. Anche nella piccola casa vicino al bosco: nell’inverno si fanno mastelli di legno, nell’estate si lavora la terra e si tagliano le piante, nell’autunno si caccia. Proprio come mille anni fa e come tra mille anni ancora”.
Da “Il bosco degli urogalli”, “Alba e Franco”
IL CONTESTO
Nella casa di contrada Pöslen, a sud di Asiago, Rigoni Stern ambienta negli anni immediatamente dopo la II Guerra Mondiale un racconto di caccia intenso e commovente, un tributo alla sua grande passione e anche un sentito omaggio a due segugi eccezionali: la piccola e agilissima Alba, così battezzata in segno di “speranza di giorni nuovi dopo tanti anni neri”, e il tozzo, ladro e furbissimo Franco. Accuratissima la descrizione della vita quotidiana di una famiglia altopianese negli anni del dopoguerra, e soprattutto delle dinamiche della relazione cacciatore-cane nell’ambito del più ampio rapporto uomo-natura.
IL PERCORSO
La contrada si trova a sud di Asiago, verso il monte Kaberlaba, a meno di un chilometro dalla chiesetta della Madonna della Neve. Si può raggiungere però anche (a piedi o in mountain bike, con piccoli saliscendi) direttamente da Asiago, partendo dal Museo alle Carceri e imboccando la strada per contrada Ave, superando la zona degli scogli e la croce sotto il Lazzaretto, dove ci si innesta sul percorso della Rogazione. Arrivati al capitello e alla fattoria del racconto si scende a destra per la strada asfaltata fino al piazzale della Madonna della Neve, da dove i ciclisti possono rientrare ad Asiago lungo la strada asfaltata (contrade Müse, Scampa, Mörer, Cimitero), mentre i pedoni possono imboccare a destra del tornante che scende al piazzale un facile sentiero tra i campi che raggiunge contrada Scampa, attraversa con la strada il torrente Ghelpack, quindi nel primo slargo svolta a destra, supera il Campo da volo e sbuca di fronte al Cimitero.