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Inverni lontani
Einaudi, 1999.
Un racconto lungo, elaborazione di un articolo per la Stampa, è un inventario di grandi freddi, le “istruzioni per l’uso” per prepararsi all’inverno e insieme un quadro, un elenco di voci, di volti, di amicizie.
“Ora, giorno dopo giorno si sta avvicinando l’inverno e avrò tante memorie. Sarà come ritornare bambini, come ascoltare tante voci. Rivedere lumi nella steppa, amici, cari volti femminili. Oggi nell’acqua piovana raccolta sotto le gronde che scendono dal tetto vedo anche tante nevi lontane che il sole ha sciolto e riportato qui”.
Con questo scritto Rigoni Stern si impegna in un faccia a faccia con se stesso in cui ricordi, presenti e passati, personaggi, valori, vite, riemergono chiari, scolpiti, compatti come le nuvole che portano la prima neve.