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Museo dei Cuchi

Il Museo dei Cuchi a Tresché Cesuna

Il Museo dei Cuchi a Tresché Cesuna

“I fischietti stavano lì in fila su delle tavole posate su cavalletti: davanti i più piccoli che costavano dieci centesimi, erano i più semplici: una gallinetta alta cinque centimetri che non aveva colori se non quello naturale della terra; ma il suono, soffiando nella coda, era di solito il più acuto e limpido”. Mario Rigoni Stern ha lasciato una descrizione vividissima dei tradizionali cuchi, fischietti (anzi: flauti globulari) di terracotta che ancora oggi allietano la Sagra di San Marco a Canove, dove vengono acquistati dai ragazzi per essere donati alle ragazze: le quali avrebbero ricambiato (auspicabilmente) il giorno della Rogazione o dell’Ascensione con un uovo colorato. In questo particolarissimo museo che si trova sulla strada che da Treschè Conca porta a Canove Gianfranco e Vania Valente ne hanno raccolti oltre 12mila, da tutto il mondo.

“Poi venivano i galletti – continua il racconto di Rigoni Stern – con un po’ di colore sulla testa e sulle ali e otturando o aprendo il foro che avevano sul petto si otteneva un suono più modulato: costavano venti centesimi. 
Quindi seguiva la fila delle galline e dei galli completamente dipinti, dal suono più pieno e pastoso a volte, uno su tanti, persino flautato. 
Dietro venivano quelli più costosi, dai colori vivaci e con le figure più varie: a cavallo di un gallo, carabinieri in alta uniforme, ussari, corazzieri, zuavi, cavalleggeri. 
Figure settecentesche o ottocentesche degli eserciti europei, specialmente napoleonici. 
Suonando pareva emettessero suoni marziali!”

Sito web del Museo dei Cuchi – Tel. + 39 0424 694283

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