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Il Museo diffuso di Lusiana

 

Particolarmente significativo l’assetto dato in anni recenti dal Comune di Lusiana alle proprie ricchezze storiche, naturalistiche e culturali: è stato costituito infatti un museo diffuso che organizza in una proposta comune sei realtà espositive sparse nel territorio, con un efficiente servizio di visite guidate e proposte didattiche.

Sito web del Museo diffuso di Lusiana – tel. 0424407264 – 406458

 

MUSEO PALAZZON

Ospitato in un edificio del ‘600 propone con una ricca dotazione di oggetti originali varie ricostruzioni di ambienti domestici del passato, unificati dal filo conduttore dell’alimentazione, dalla produzione, al trasporto, alla preparazione, alla conservazione del cibo: oltre a un’antica cucina, una cantina, una casara, ospita anche una sala che documenta la lavorazione della paglia, tipica di Lusiana.

 

VILLAGGIO PREISTORICO DEL MONTE CORGNON

Sulla sommità del monte che sovrasta il centro del paese (m. 910), sui resti di un antico castelliere del neolitico, è stato ricostruito un antico villaggio con alcune capanne che documentano la vita e il lavoro nell’età del bronzo. Alcuni laboratori consentono ai visitatori di sperimentare la scheggiatura della selce, la lavorazione dell’argilla, la costruzione di un arco, la tessitura, l’accensione di un fuoco.

Vai ai LUOGHI DELLA PREISTORIA E DELL’ANTICHITA’

 

VALLE DEI MULINI

Il torrente Chiavone Bianco ha alimentato per secoli in questa valle macchine idrauliche di tutti i tipi, dai mulini per la macinazione di cereali ai magli per la battitura del ferro, che servivano un’attività agricola varia e articolata. Alcune di queste macchine sono state ripristinate, e si possono visitare su prenotazione, assistendo magari alla brillatura dell’orzo o alla lavorazione del formaggio, spostandosi da una contrada all’altra attraverso una rete di sentieri lastricati, i caratteristici “salisi”.

 

IL BOSCO DEL LABIOLO

Nella zona nord del Comune, in una radura della faggeta che costeggia la strada Lusiana-Asiago, è stata allestita un’area dimostrativa con alcune strutture legate alle attività boschive: una carbonaia, alcuni baiti dei boscaioli, una calcara (fornaci per la produzione di calce), che rientra nel più lungo “Sentiero delle calcare”, che partendo da Vitarolo consente in circa tre ore di visitare alcune delle più importanti calcare della zona.

 

GIARDINO BOTANICO ALPINO DEL MONTE CORNO

Nell’ambito del Sentiero storico-naturalistico del Monte Corno (m. 1383), subito a nord del Rifugio, è stato creato un giardino botanico alpino che ospita, in diversi ambienti montani quali rupi calcaree, faggete, peccete, ghiaioni, pascoli e pozze, oltre 350 specie vegetali appartenenti alla flora subalpina, fra cui una vasta gamma di felci e piante officinali. È da qui che si affacciano nella pianura Giacomo e Irene, ne “Le stagioni di Giacomo”, nella loro visita ai luoghi del profugato.

 

PARCO DEL SOJO

Storia, natura e arte contemporanea sono gli ingredienti di questo innovativa proposta realizzata nel margine sud-occidentale del Comune (nei pressi del Covolo) su uno sperone roccioso (il Sojo) ricco di storia e di mistero, luogo di difesa fin dal neolitico ma anche teatro, secondo l’immaginario popolare, di frequentazioni magiche. Tra grotte, pozze d’acqua, alberi secolari, masiere e calcare si dislocano moderne installazioni scultoree realizzate spesso con materiali reperiti sul posto, in un dialogo a volte armonioso altre volte volutamente stridente con l’ambiente circostante.

Sito web del Parco del Sojo

 

 

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